Epicurei romani secondo Riccardo Bacchelli

Nicola Damasceno, Svetonio e Appiano narrano che tre schiavi trasportarono a casa in lettiga il corpo di Cesare dopo la sua uccisione nel marzo del 44 a.C. Bacchelli sviluppa questa notizia, attribuendo a quei servi volti, nomi e personalità nel romanzo I tre schiavi di Giulio Cesare, pubblicato nel 1957.

A un dato momento, lo scrittore introduce Calpurnio Pisone, di cui, fra l’altro, ricorda che aveva fondato

una scuola epicureica campana, equidistante dalla severità razionale di Lucrezio, che estolleva e costringeva la filosofia del maestro in dura ed ardua disciplina, e dalla facilità pratica di quelli che cotesta filosofia adeguavano e rilassavano a licenza di sporcificarsi, come fra poco avrebbe detto l’allora ancora ignoto Orazio.


Bacchelli-lavoro

lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *